Edizione critica

 

Quest’edizione offre il testo critico di ϴ/λ’, e dunque della vulgata toscana della redazione. Basata sul manoscritto Fi8/Co, essa presenta due modalità di visualizzazione: come edizione interpretativa, nella quale il testo è accostato alla riproduzione del manoscritto, e si segnalano tutti gli elementi pertinenti relativi a quest’ultimo (note, correzioni, aggiunte o espunzioni del copista o di altre mani, più gli emendamenti editoriali al manoscritto); come edizione critica, corredata da un apparato di varia lectio che tiene in considerazione le varianti di tutti i testimoni di λ’, ma anche, per maggior completezza, di Va8/Ur.

 

Visualizzazione «Interpretativa»

L’edizione comprende una dettagliata descrizione del manoscritto (<msDesc>) e delle mani che vi intervengono (<handNotes>), a ciascuna delle quali viene assegnato un numero (@n), un identificatore univoco (@xml:id) e una “zona” di intervento nel testo (@locus). Presenta inoltre la lista di immagini (<facsimile>) tratte dal microfilm del manoscritto-base, ciascuna marcata con il tag <surface>, e accompagnata da un identificatore (@xml:id) e un attributo @corresp: questo consente di collegare l’immagine all’indicazione di cambio carta inserita entro il testo tramite il tag <pb> (page break). Gli interventi del copista sono marcati attraverso <del> (cancellature, espunzioni) e <add> (aggiunte), meglio precisate attraverso i tag @rend (modalità di cancellazione, aggiunta), @place (luogo in cui la revisione si colloca, es. nel margine o nell’interlinea), @resp (mano responsabile, richiamata attraverso #hand). Lo scioglimento delle abbreviazioni è marcato attraverso i tags <abbr> e <expan>, entrambi incorniciati da <choice>.

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Visualizzazione «Critica»

Oltre agli elementi obbligatori, essa contiene la lista dei testimoni manoscritti (<listWit>), nella quale ciascun codice (<witness>) è collegato a un identificatore univoco (@xml:id). Le suddivisioni del testo sono illustrate attraverso il tag generico <div>, accompagnato dall’attributo @type che ne precisa la natura, in particolare: prologue per i due prologhi del testo, contents per il rubricario iniziale e chapter per ciascun capitolo. Le rubriche sono codificate attraverso l’apposito tag <head>, mentre le pericopi usano <ab> (anonimous block). nel rubricario, ciascun titolo di capitolo rientra nel tag <item>. Ognuna di queste suddivisioni testuali è accompagnata da un identificatore univoco (@xml:id) e da un numero progressivo (@n). Nel testo, i toponimi sono accompagnati dai tag <placeName> o, nel caso di elementi di geografia fisica, <geogName>, mentre gli antroponimi dal tag <persName>; l’attributo @ref collega ciascuno di questi nomi propri, e quindi ciascuna varianti grafiche, al <place> o al <name> glossato nella <listPlace> e nella <listPerson>. Gli interventi dell’editore sono marcati attraverso <supplied> (integrazioni), <surplus> (espunzioni), <choice><sic><corr> (revisioni), ulteriormente precisati dagli attributi @reason (motivo dell’intervento), @resp (responsabile) e @cert (grado di sicurezza dell’intervento). L’apparato è inserito tramite il cosiddetto parallel-segmentation method, ovvero aggiungendo la varia lectio direttamente a seguito della lezione accolta a testo

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